Caro biglietti di Natale.Tariffe troppo alte per i pendolari siciliani, altro che low cost

Se si è della provincia di Trapani e si vive in Lombardia per studio o lavoro e si vuole tornare a casa per trascorrere il Natale con i propri cari, bisogna prepararsi a sborsare un bel po’ di soldi.

L’aumento dei prezzi nel periodi clou dell’anno, come quello natalizio, in cui c’è una maggiore richiesta, è vertiginoso. Se si vuole prenotare un volo e non si è potuto fare prima, c’è ancora la disponibilità il 23 dicembre con Ryanair, partenza da Orio Al Serio (Bergamo ) e arrivo a Birgi a “soli” 268,15 euro. Il ritorno da Trapani-Birgi a Orio al Serio per il giorno 8 gennaio avrà un costo di altri 268,15 euro. In totale andata e ritorno costano 530,36 euro, cifra che è lontanissima da quella low cost tipica della compagnia e molto simile, invece, ad un importo in linea con quelli che permetterebbe di andare dall’altra parte dell’oceano atlantico.

Stessa cosa per chi vive in Emilia Romagna. Un volo prenotato sempre con Ryanair il 24 dicembre da Bologna ha un costo di 268,67 euro, il ritorno se si vuole fare nelle date comprese tra il 31 dicembre e il 6 gennaio avrà sempre lo stesso prezzo. Per trovarlo più economico bisogna trasportarlo quanto meno all’11 gennaio.

Questo è quanto accade con Ryanair che è la compagnia di riferimento del territorio trapanese. Con Blue Air, la compagnia che da giugno scorso copre la tratta Torino-Trapani abbandonata dalla compagnia irlandese, si risparmia parecchio rispetto ai prezzi Ryanair ma costa comunque molto caro tornare casa anche solo per cinque giorni. Partenza il 21 dicembre e ritorno il 26 costa in totale 250 euro.

Sicilia – Nel resto della Sicilia la situazione non cambia, per trascorrere a casa il Natale un palermitano che lavora a Roma spende 308 euro con Alitalia, quattro volte più di un cagliaritano che fa rientro dalla Capitale. Un catanese che rientra da Milano il 23 dicembre, deve sborsare 345 euro, 268 euro in più di un passeggero di Olbia che ne spende solo 77 per volare dalla Lombardia.

Caro biglietti Treni – Oggi il caro biglietti non riguarda solo quelli aerei ma anche quelli di Trenitalia. Anche chi è disposto a rinunciare alla velocità e al comfort dell’aereo deve fare i conti con prezzi record: un biglietto Trenitalia da Roma a Palermo costa oggi 269 euro. E bisogna affrettarsi se si vuole star certi di non trovare già il tutto esaurito come sul Roma-Catania, sul Bologna-Palermo o sul Torino-Catania.

Professori e studenti – Non è di poco conto la stangata per i cinquemila professori siciliani assunti al Nord con la riforma della “Buona scuola” e che si ritrovano a spendere buona parte della tredicesima. Stessa cosa per le famiglie dei cinquantamila studenti che studiano in atenei del Centro-Nord. Le tariffe che aumentano sopra la media nazionale nei periodi delle festività sono in voga anche in altri periodi dell’anno e nemmeno le compagnie low cost fanno eccezione.

Tariffe speciali – Il trucco per risparmiare è quello di giocare d’anticipo e prenotare due o tre mesi prima, anche se al netto dei problemi che abbiamo, con la situazione critica degli aeroporti, specie quello trapanese, con infrastrutture ferroviarie non al passo con quelle del nord, in tutta questa situazione i cittadini siciliani sono ulteriormente penalizzati ed è inaccettabile che non si riesca ad applicare delle tariffe speciali per i residenti, come accade, per esempio, in Spagna per chi vive nelle isole Canarie e nelle Baleari dove lo Stato copre fino al 75 per cento del prezzo del biglietto, ma come già accade in Sardegna dal 2004 che gode della legge statale sulla continuità territoriale, approvata con il benestare dell’Unione Europea. La Regione fa il bando, le compagnie aeree si presentano, vince chi propone la tariffa più vantaggiosa sulle tratte aeree in palio. Ecco spiegato perché da Milano o da Roma verso Cagliari, Olbia o Alghero costa un quarto che andare in Sicilia.

Compagnia aerea made in Sicily – Un tema che dovrà affrontare al più presto il neo presidente della Regione Nello Musumeci che in questi giorni ha anche tirato fuori dal cassetto il piano di una compagnia aerea siciliana e che dovrebbe contribuire a riequilibrare i prezzi. La questione dei prezzi alti per i trasporti e i voli in particolare si dovrà affrontare al più presto con Governo e Unione Europea, secondo il neo assessore ai Trasporti Marco Falcone che ha già avuto dei contatti con alcuni imprenditori interessati al progetto di una compagnia di bandiera tutta made in Sicily.

Insularità territoriale – Nell’attesa di questi progetti troppo ambiziosi, visto che alla Sicilia dal 2016 è stata riconosciuta la condizione di insularità territoriale (continuità territoriale) bisognerebbe insistere presso la commissione europea e avviare un negoziato per trovare le risorse spettanti. Per gli studenti, i lavoratori emigranti e pendolari potrebbe arrivare un regalo non sotto questo albero di Natale ma magari quello dell’anno prossimo.

Fonte: http://www.tp24.it

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