COSA VEDERE

 

IL CASTELLO DELLA COLOMBIA  

Il castello della Colombaia, chiamato anche Castello del Mare, si trova sull ’omonimo isolotto e secondo diverse fonti fu costruito dal cartaginese Amilcare durante la prima guerra punica.
In questo luogo, nel 249 a.C. si svolse a un’importante battaglia che vide duramente sconfitti dai cartaginesi. Più tardi il console romano Buteone attaccò e conquistò in una sola notte l’isolotto della Colombaia, uccidendo tutti i suoi occupanti. Dopo la conquista romana la torre cadde in abbandono e fu ridotta ad un nido di colombe, fatto da cui deriva l’attuale nome Colombaia. Durante quel periodo essa fu probabilmente sede del culto pagano della dea Venere Ericina, della quale le colombe erano animale sacro. Furono in seguito gli Arabi a restaurarne l’uso come faro.Nel 1360 vi soggiornò la regina Costanza, moglie di Federico d’Aragona e nel ‘400 fu adibita a fortezza e poi utilizzata come prigione fino al 1965, anno in cui fu inaugurato il nuovo carcere di Trapani.

 

TORRE DI LIGNY 

Eretta sulla punta estrema della città, Torre di Ligny fu costruita nel 1671, dal viceré Claudio La Moraldo, principe di Ligny. La forma è quadrangolare e la struttura in pietra e tufo. Il prospetto principale è rivolto verso la città e si caratterizza per la piccola porta d’ingresso, una finestra ad arco ribassato sormontata da tre stemmi e una lapide, e un balcone. Oggi la torre è sede del museo della preistoria, dove si può ammirare una bella collezione di anfore commerciali romane provenienti dal mare prospiciente la città di Trapani. Gli ultimi restauri sono stati ultimati a gennaio del 2015. Quest’ultimi hanno apportato notevoli cambiamenti al prospetto della Torre, che ad oggi presenta l’intonaco bianco al posto del classico muro in pietra.

 

 

 

                                                                                                     

VILLINO NASI 

In zona lazzaretto luogo dove venivano ricoverati gli appestati si trova villa nasi, la casa donata dai cittadini trapanesi a Nunzio nasi, discusso parlamentare trapanese dalla carriera politica tra luci e ombre. La villa è stata edificata su un isolotto ormai unito alla rada del porto di Trapani e fu ultima dimora del ministro trapanese. La costruzione fu affidata all’ ingegnere manzo che ne dotò la facciata di un caratteristico bugnato rustico.  Villa nasi presenta al suo interno bellissimi affreschi e mobili d’epoca in stile liberty.

 

 

 BASTIONE DELL’IMPOSSIBILE

Il Bastione dell’impossibile risale alla metà del XVI secolo e fu eretto per rafforzare la cinta muraria trapanese. Nel 500 nella città furono realizzate una serie di fortificazioni e sistemi bastionari per fronteggiare l’invasione via mare da parte della grande potenza navale turca e per garantire alle popolazioni costiere una maggiore sicurezza contro la pirateria barbaresca, che da tempo minacciava i traffici marittimi dell’isola. Venne chiamato “Impossibile”, perché era stato costruito per una parte nell’acqua.

 

                                                                                          PALAZZO DELLE POSTE

La struttura è adiacente al Palazzo del Municipio con una superficie di 1520 mq. L’intero  palazzo è in stile liberty, sia all’interno che all’esterno, con diversi motivi floreali e geometrici. L’avvio dei lavori per i tre piani della struttura, costituita da 41 vani spaziosi, ebbe inizio nel 1924 su progetto dell’ingegn. Francesco La Grassa, il quale ultimò l’edificio nel 1927. Nella parte superiore della facciata, un’elegante serie di

di archi ogivali fa da cornice alle aperture.

 

 

 

PALAZZO D’ALI’ 

Il Municipio di Trapani, chiamato palazzo D’Alì, è stato costruito nel 1883 ed è stato abitazione privata della famiglia D’Alì fino al secondo conflitto mondiale. Nell’immediato dopoguerra l’edificio fu acquistato per iniziativa del sindaco dell’epoca Francesco Manzo, che vi trasferì la sede del Comune in seguito all’inagibilità del Palazzo Cavarretta, in parte distrutto dai bombardamenti.  Ancora oggi l’edificio è sede del Municipio di Trapani. Sulla facciata principale sono presenti due ordini: in bugnato liscio e ad archi incassati. Uno scalone dimarmo pregiato conduce dall’androne ai locali di rappresentanza del primo piano.

 

 

CORSO VITTORIO EMANUELE-CATTEDRALE DI SAN LORENZO

Questo corso è considerato il più elegante del centro storico di Trapani, un tempo chiamato la Rua Grande. Passeggiando per questa grande via si può ammirare l’eleganza dei ricchi arabeschi marmorei e di numerosi ed eleganti palazzi nobiliari in stile romano, barrocco e liberty. Molto particolare è la facciata barocca della Cattedrale di San Lorenzo che fu eretta nel 1635 su progetto di padre Bonaventura Certo. La pianta interna è a croce latina suddivisa in tre navate con 14  colonne marmoree, con cupola all’incrocio del transetto, il tutto impreziosito da stucchi e affreschi di fine secolo XVIII. La chiesa fu elevata a cattedrale con l’istituzione della diocesi di Trapani nel 1844 ed accoglie vari capolavori delle arti figurative come la Crocifissione attribuita al pittore fiammingo Anton Van Dyck.

 

 

 PALAZZO SENATORIO (CAVARRETTA)

Il Palazzo Senatorio (detto Cavarretta) fa da sfondo a corso Vittorio Emanuele e fu costruito nei primi del XVIII. Il palazzo fu sede del Comune fino alla metà del secolo scorso ed è ancora oggi utilizzato per le sedute consiliari. Il palazzo sfoggia un magnifico prospetto in stile  barocco sovrastato dalle statue della Madonna di Trapani, di San Giovanni e di Sant’ Alberto. Nel 1827 sono stati aggiunti i due particolari cassoni con l’orologio e il datario.

 

 

 

PIAZZA MERCATO DEL PESCE

Piazza del mercato del pesce è stata realizzata nel  1874 da Giovan Battista Talotti  nel luogo in cui si trovavano precedentemente il macello del bestiame ed il mercato della carne. Il mercato è  chiuso da un arioso porticato e  fu ristrutturata nella seconda metà dell’Ottocento. Al centro dell’esedra è sistemata una piccola statua raffigurante “Afrodite che emerge dal mare”. In passato questa piazza era il mercato del pesce. Dopo essere stata ristrutturata nel 1998, è adesso utilizzata come location per eventi culturali.

 

 

CHIESA COLLEGIO DEI GESUITI

Il tempio, con la sua imponente struttura ed il grande chiostro del collegio, venne costruita nel XVII secolo dai padri Gesuiti, giunti a Trapani nel 1582. La chiesa, progettata dal messinese Masuccio, fu consacrata dal Vescovo di Mazara Giovanni Domenico Spinola il 16 giugno 1638, ma i lavori per il completamento del complesso monumentale si protrassero fino al 1778.La chiesa è divisa in tre navate, all’interno della quali si conservano alcuni tra i capolavori dell’artigianato trapanese.  Molto particolare è la facciata in stile barocco.

 

 

 

 

CHIESA ANIME SANTE DEL PURGATORIO 

La chiesa è stata progettata da Pietro Lo Castro e venne realizzata tra i 1688 e il 1699. L’interno è diviso in tre navate appare oggi disadorno a causa degli eventi bellici che causarono alla chiesa gravi danni. La facciata. arricchita da 12 statue, è opera del maggiore architetto del tempo Amico.   La chiesa del  Purgatorio riveste un ruolo importante per la città perché al suo interno conserva gli importantissimi “Misteri di Trapani” , ovvero 20 gruppi scultorei settecenteschi realizzati da artigiani locali in tela e colla che ogni anno, il Venerdì Santo, con grande devozione da parte della popolazione locale, sfilano accompagnati ognuno da una banda musicale, per le vie della città per commemorare le fasi più significative della passione e morte di Gesù.

 

 CASINA DELLE PALME

Meglio conosciuta dai trapanesi come “chalet” ovvero luogo di incontro in cui trascorrere lietamente un pomeriggio o una serata, è uno dei più pregevoli e maestosi esempi dello stile liberty trapanese. La struttura venne realizzata nel 1922 dall’ ingegnere La Grassa, fu in parte demolita dai bombardamenti del 1943 e ricostruita nel 1946 da Andrea Lipari. La Casina della Plame presenta due corpi separati in stile liberty: da un alto un’elegante palazzina attraversata da una palma utilizzata oggi come info point, dall’ altro un palcoscenico in muratura e, nel mezzo, uno spazio aperto destinato agli spettatori.

 

CHIESA DI SAN PIETRO 

La chiesa di S. Pietro è stata la prima chiesa cristiana costruita a Trapani ed è il luogo di culto più ampio della città, che assolse per secoli il ruolo di Madrice. La sua edificazione richiama i primitivi tempi cristiani e fu proprio in questo luogo che il Principe degli Apostoli, durante una sosta del viaggio alla volta di Roma, si sarebbe soffermato a propagandare la nuova fede. Famoso in tutto il mondo è l’organo conservato al suo interno, realizzato nel 1842 da Francesco La Grassa, geniale organaro siciliano. Lo strumento è comandato da tre consolle meccaniche, una al centro con tre tastiere di 70 tasti e due ai lati con due tastiere ciascuna, per complessivi ottanta registri che azionano 5.000 canne. Può essere suonato da tre persone contemporaneamente.La pedaliera inizia dal fa grave, con contrabbasso di 24 piedi. Il “Clavier de bombarde” comprende registri ad ancia libera, accordabili con uno speciale sistema a cremagliera. Fra i molti accessori, sette grancasse di varie dimensioni. Riproduce gli effetti sonori degli ottoni, della fanfara, dei piatti, delle trombe, dei corni, dell’oboe, dei sax e fagotti, dei violini e violoncelli, dei clarini, dei tamburi, del piffero e della cornamusa e si dice che possa riprodurre perfino la voce umana. E’ uno degli strumenti più famosi nel mondo.

SANTUARIO DELLA MADONNA DI TRAPANI 

La chiesa ed il Convento dei Carmelitani furono costruiti agli inizi del XIV secolo, l’edificio è stato più volte rimaneggiato ed ampliato e nel XVIII secolo subì una radicale trasformazione ad opera di G. B. Amico.  La facciata originale, è ornata da un portale gotico-chiaramontano sovrastato da un elaborato rosone. Sul lato sinistro, si trova la Cappella dei Marinai che risale al XVI sec. E’ una graziosa costruzione rinascimentale realizzata in tufo e sormontata da una cupola.
All’interno, la cappella presenta una fusione di elementi orientali e rinascimentali con, come motivo ornamentale ricorrente, la conchiglia che corona le nicchie laterali, i pennacchi e l’abside. Dietro l’altare principale della chiesa si trova la Cappella della Madonna di Trapani a cui si accede attraverso un bell’arco rinascimentale, opera dei Gagini del XVI sec. chiuso da una grata in bronzo del 1591. All’altare, un’armoniosa statua della venerata Madonna realizzata nel XIV sec. attribuita a Nino Pisano, molto venerata dalla popolazione locale che la riconosce come la poropia protettrice. Lungo il lato destro della navata, vicino all’entrata, si apre la Capella dei Pescatori (XVI sec.) coronata da una cupola ottagonale affrescata

 

MUSEO PEPOLI 

Vicino al santuario della Madonna di Trapani, l’ex convento dei Carmelitani costituisce un magnifico quadro per il famoso Museo Regionale Pepoli, istituito nel 1908 come Museo Civico, dal conte Agostino Pepoli, le cui ricche collezioni storiche ed artistiche coprono il periodo dalla preistoria al XIX sec.Il pianterreno è consacrato alla scultura. La famiglia dei Gagini è ben rappresentata con quattro statue di santi dalle linee morbide. Notevole in particolare il San Giacomo Maggiore di Antonello Gagini. Un sontuoso scalone in marmo policromo permette di raggiungere il l° piano dove si trova la Pinacoteca. Di particolare rilievo è  il polittico di Trapani (XV sec.), una Pietà del napoletano Roberto di Oderisio (XIV sec.) ed una bella Madonna col Bambino e Angeli di Pastura (1478-1509). Tra i dipinti di scuola napoletana figura il bel San Bartolomeo di Ribera. Gli artigiani locali si esprimono soprattutto nella lavorazione del corallo, come testimoniano oggetti liturgici ed alcuni pezzi di oreficeria. Bella anche la serie di 16 piccoli gruppi di statuine in legno e tela raffigurante la Strage degli Innocenti (XVII sec.) Della produzione locale di ceramica si notino soprattutto i bei pannelli in maiolica raffiguranti la Mattanza e una vista di Trapani (XVII sec.).

 

 

PALAZZO CIAMBRA ( O DELLA GIUDECCA)

Il Palazzo della Giudecca si affaccia sulla via omonima. Fu costruito nei primi decenni del Cinquecento dalla famiglia Ciambra, per cui è chiamato anche col nome di Ciambra-Giudecca. Sull’archivolto ogivale dell’ingresso si nota lo stemma della famiglia: un cervo ai piedi di un albero. Fu denominato “della Giudecca” per la sua ubicazione nell’antico ghetto ebraico, dopo l’espulsione degli Ebrei dalla città a seguito del famoso editto di Ferdinando e Isabella di Spagna del 1492. Lo splendido Palazzo, oggi un po’ trascurato, è a due piani con annessa torre laterale, che un tempo era ritenuta una delle cinque torri raffigurate nello stemma cittadino. Le finestre della facciata, realizzate con conci squadrati, presentano decorazioni a intagli di pregevole fattura. Grazie alla varietà degli elementi gotico-rinascimentali, e per la presenza delle bugne a diamante sulla torre, questa costruzione,  è l’esempio più significativo del cosiddetto gusto plateresco in Sicilia. Il Palazzo è sito in Via Giudecca, di proprietà privata, ed è destinato a civili abitazioni.