IMMIGRAZIONE, SI ESTENDE TRITON, UNA BASE OPERATIVA IN SICILIA

Via libera del collegio dei commissari europei alla proposta legislativa dell’esecutivo comunitario, che introduce un meccanismo d’emergenza per il ricollocamento intra-Ue di 40mila richiedenti asilo:24mila dall’Italia e 16mila dalla Grecia, in 24 mesi. Il meccanismo d’emergenza si applicherà solo a migranti siriani ed eritrei, che sono arrivati nei due Paesi dopo il 15 aprile scorso.

L’area operativa di Triton viene estesa a 138 miglia nautiche a sud della Sicilia. E’ quanto si legge in una nota di Frontex, in cui si annuncia la firma del nuovo piano della missione, alla luce dell’aumento di fondi e mezzi. In estate, stagione di picco per gli sbarchi, saranno schierati 3 aerei, 6 navi d’altura, 12 pattugliatori e 2 elicotteri. Frontex, inoltre, stabilirà una base regionale in Sicilia da dove coordinerà l’operazione Triton, in sostegno delle autorità italiane.

“L’Italia ha dovere di risolvere il problema assieme all’Ue”, afferma il premier Matteo Renzi, ribadendo che l’Italia “andrà a riprendere quel barcone e daremo sepoltura a quelle persone, non erano numeri ma persone” dimostrando di volere, così, che il leader Ue “non girino la testa, non possono inabissare le loro coscienze” alle centinaia di metri di profondità dove è il barcone della strage.

“Nei prossimi decenni i flussi migratori avranno un forte incremento, nonostante la crescita economica in Africa”, e quindi il fenomeno va “governato senza demonizzarlo, con lucidità e realismo”, dice il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. L’impegno europeo, aggiunge, deve indirizzarsi sulle “cause economiche dell’immigrazione nei paesi d’origine” e sul “contrasto del traffico di esseri umani nei paesi di transito”.

«Abbiamo fortemente aumentato il numero di mezzi nel Mediterraneo centrale per sostenere le autorità italiane nel controllo delle frontiere marittime e per salvare vite, troppe delle quali sono già state tragicamente perdute quest’anno», afferma il direttore esecutivo di Frontex Fabrice Leggeri.

Frontex intensifica anche i suoi sforzi per smantellare i network di trafficanti, attraverso l’impiego di nove team di specialisti in ‘debriefing’. «Il ruolo di questi ufficiali è particolarmente importante – afferma Leggeri – perchè raccolgono informazioni di intelligence sui criminali in Libia e in altri Paesi di transito. In questo modo Frontex aiuta le autorità italiane e Europol nelle loro indagini per smantellare i network di trafficanti».

Sono 26 i Paesi europei che prendono parte a Triton con l’impiego di personale e mezzi (Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, e Gran Bretagna).

La base regionale in Sicilia per coordinare l’operazione Triton per il salvataggio dei migranti in difficoltà in mare «lavorerà in stretto contatto» con i funzionari di Europol, Eurojust ed Easo a sostegno delle autorità italiane, si legge nella nota.

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